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Cari  amici,

era il terzo giorno della genesi quando Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne! Ebbero così origine gli oceani, i mari, i fiumi e i laghi, quella che chiamiamo l’idrosfera terrestre.

A tal proposito voglio condividere con voi qualche vecchio appunto di geografia che ho ritrovato nel fare ordine:

Di  tutta l’acqua sulla terra, il 96% è salata, ebbene, ricordate il  principio di Archimede? “un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto equivalente al peso del volume del fluido spostato”. Che cosa significa? In pratica, la spinta verso l’alto conferita dall’acqua salata (più pesante) è maggiore rispetto a quella conferita dall’acqua dolce e permette di galleggiare meglio. Non è forse quello che fa l’ipocrisia e la menzogna nelle nostre vite?

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.”

Eh si, anche il buon Pirandello mi darebbe ragione, il 96% dell’umanità è mare, e forse non è solo un caso che il più salato al mondo si chiami “mar Morto”, il sale della falsità e della cattiveria corrode tutti gli ingranaggi dell’anima e senza non può esistere vita!

La  piccola parte di acqua  e di uomini  rimanente sulla terra è invece dolce.

Di questa, oltre il 99% è bloccata nei ghiacci o si nasconde sotto terra, si tratta de “l’anime triste di coloro che vivon sanza infamia e sanza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro delli angeli che non furon ribelli né fur fedeli a Dio, ma per sé foro.”[D.Alighieri], gli egoisti!

Quello che rimane è l’acqua dolce superficiale, che ammonta allo 0,007% dell’acqua totale, veramente poca poca! E’ in questa categoria che troviamo i laghi, che se ne stanno tra i loro monti pieni di pace, sono  sereni e felici nonostante a volte sarà per invidia o per cattiveria si narrano leggende piene di mostri terrificanti che li popolano, mostri che tuttavia nessuno ha mai visto! E poi ancora ci sono i fiumi, quelli che scorrono  intensi, impetuosi, selvaggi, che si buttano giù dalle cascate e travolgono tutto quello che trovano sul loro percorso, e a volte muoiono così, senza fermarsi mai, a volte invece la loro storia trova il lieto fine nella quiete di un lago, altre volte ancora si perde  nelle lusinghe del mare.

C’è infine una categoria non riportata sui libri, tuttavia fortemente presente sia nell’idrosfera terrestre che in quella umana, è l’acqua di pozzanghera, e di questa posso solo dirvi statene alla larga perché vi sporca!

Vi abbraccio tutti, alla prossima!